Dopo la caduta della Repubblica Veneta, anche il carnevale di Venezia conobbe anni bui, quando la città fu invasa dagli austriaci e dai francesi. Nonostante questo, la festa continuò ad essere celebrata nelle isole di Murano e Burano. Nella Serenissima, invece, si riscoprì solo nel 1979, quando si inaugurò la nuova stagione carnevalesca come la conosciamo ora.
Il carnevale di Venezia: le maschere
Durante il carnevale tutti potevano osare cose che solitamente non si potevano fare e a volte succedeva che dietro la maschera si nascondevano persone molto differenti dal loro travestimento.
Passeggiando per Venezia si incontreranno sicuramente le maschere che hanno segnato la tradizione locali, come ad esempio la Gnaga, un travestimento femminile (indossato però da uomini) con le sembianze da gatta e al braccio un cestino dove in tempi passati mettevano dei gattini.
Si incontra poi la Baùta, una maschera bianca completata da un lungo mantello, il tabarro, solitamente di colore scuro. La Moretta, invece, è un travestimento femminile caratterizzato da una maschera in velluto scuro abbinata ad un delicato cappellino e indumenti e velature molto raffinati, chiamata anche servetta muta.
Il carnevale di Venezia: la “Festa delle Marie”
Solo dal 1999 Venezia riscopre nuovamente la “Festa delle Marie”, un evento festeggiato al tempo dei Dogi che poi cadde in disuso. Con questa manifestazione si vuole celebrare l’omaggio che il Doge veneziano offriva a dodici belle e umili fanciulle per il loro matrimonio.
Annualmente le ragazze scelte per questa manifestazione si preparano per la loro sfilata con partenza da San Pietro di Castello sino a Piazza San Marco, per poi attendere il nome della vincitrice, la quale sarà la protagonista del Volo della Colombina dell’anno successivo.
Il carnevale di Venezia: il Volo dell’Angelo
L’apertura ufficiale del carnevale di Venezia avviene la prima domenica di festa, con il Volo dell’Angelo o della Colombina. Questo sorvolo su Piazza San Marco avvenne per la prima volta a metà del Cinquecento ad opera di un acrobata. Per via della sua spettacolarità venne dato il permesso di continuare con questo rito durante il carnevale ad opera. Il protagonista era una persona a cui venivano fatte indossare un paio d’ali, e da lì ecco l’origine del nome di questo spettacolo.
A causa di un incidente mortale avvenuto durante una delle edizioni, si decise di non usare più ua persona, ma una grande colomba in legno che durante la sua discesa spargeva coriandoli e fiori sulla folla.
Negli ultimi anni questo volo viene fatto dalla ragazza vincitrice del concorso della Festa delle Marie.
Il carnevale di Venezia: lo Svolo del Leon
Il termine del carnevale di Venezia avviene con lo Svolo del Leon o Sorvolo del Leone, la grande bandiera con il leone alato (simbolo di Venezia) che viene fatto sventolare sulla folla.
Il carnevale di Venezia: dove soggiornare
Per riuscire a soggiornare in uno degli hotel in città, è necessario prenotare con largo anticipo, proprio come per gli hotel Oktoberfest: impossibile pensare di trovare un albergo a Monaco durante la festa della birra se si prenota last minute!